Dal 24 al 27 settembre 2020 Imola è stata il cuore del ciclismo mondiale e, come nel 1968, l’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola ne è stato il centro nevralgico, struttura polifunzionale che ancora una volta si dimostra eccellenza del territorio e infrastruttura all’avanguardia per i grandi appuntamenti internazionali, sportivi e non solo.
Un’ impresa mondiale è quella compiuta nel 2020 dall’Italia, con l’assegnazione a Imola e all’Emilia-Romagna dei Campionati del Mondo di ciclismo su strada élite uomini e donne.
Un’impresa riuscita a Regione Emilia-Romagna, APT Servizi Emilia-Romagna, FCI (Federazione Ciclistica Italiana) e al Comitato Organizzatore di Imola2020, che insieme al coordinamento di CON.AMI e con il Main Sponsor Gruppo Hera hanno colto la sfida internazionale più grande: organizzare la rassegna iridata nell’anno più difficile e in poche settimane, dopo il forfait di Aigle-Martigny.
L’1 settembre 1968 si compì una vera e propria impresa mondiale dell’Italia col trionfo di Vittorio Adorni a braccia alzate all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola.
A 52 anni di distanza, resta letteralmente nella storia del ciclismo: il vantaggio sul belga Herman Van Springel (9’50”) è ancora oggi il maggior distacco mai registrato tra il primo e il secondo classificato di un Campionato del Mondo di ciclismo su strada tra i professionisti.