AcdB racconta la storia della prima bicicletta giunta in Italia nel 1867, per merito dell’eclettico birraio alessandrino Carlo Michel, l’allora presidente della Camera di Commercio di Alessandria.
Il museo è anche un invito a viaggiare, scoprendo e percorrendo un territorio forte di diversi musei dedicati alla storia del ciclismo, a cominciare da Castellania Coppi con la sua Casa Coppi (ma tutto il paese è un museo a cielo aperto), al gigantesco Museo dei Campionissimi di Novi Ligure, al piccolo prezioso museo dedicato all’artigiano (anche astigiano) Guido Saracco detto Sarachet a Cerro Tanaro, che racconta il mestiere del costruttore di biciclette. Musei in rete. Da pedalare naturalmente.
Il Museo di Alessandria, ultimo nato in una terra di musei del ciclismo, vuole fare sistema e fare rete con tutti i musei e i luoghi della memoria che pedala. Questa rete si propone di far conoscere l’Alessandrino e il Monferrato con le sue eccellenze a tutti coloro che apprezzano cultura, storia, bellezza, natura, benessere e naturalmente gli sport all’aria aperta.
AcdB racconta storie di biciclette e di campioni, perché sul telaio del progetto-bicicletta corre la storia di una città e di un territorio. Da Giovanni Maino, artigiano capace di intuire il valore promozionale di una squadra-corse a Eliso Rivera, cofondatore del La Gazzetta dello Sport; dalle operaie della Borsalino (curioso che l’acronimo AcdB possa anche intendersi come Alessandria Città di Borsalino), sempre fotografate in sella alle inseparabili due ruote, al Circolo Velocipedistico Alessandrino (nato nel 1886) dalla rivalità tra il tortonese Giovanni Cuniolo detto Manina e l’astigiano Giovanni Gerbi, soprannominato il Diavolo Rosso, fino alle vicende dei campionissimi come Costante Girardengo, prima, e Fausto Coppi, dopo.
L’obiettivo è quello di promuovere, anche al di là dei confini provinciali, l’invenzione delle due ruote, per valorizzare un sistema italiano dei musei del ciclismo. Non a caso AcdB gode del gemellaggio ufficiale con il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo di Magreglio. Un filo intenso e spesso lega infatti i due musei che hanno scelto di condividere rassegne, eventi, scoperte creando i presupposti di una rete museale del ciclismo molto più ampia, che attraversa come la passione per la bicicletta tutto il nostro Paese.
AcdB vuole essere casa che omaggia dinastie di campioni. Per le famiglie Coppi, Girardengo, Carrea, Cuniolo, Malabrocca, Meazzo e per le famiglie dei giornalisti e dei cantori del ciclismo, con tante altre che fin dall’inizio hanno accompagnato con prestiti importanti il progetto.
Sito https://acdbmuseo.it
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