Il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo, che sorge a Magreglio in provincia di Como, accanto al Santuario dedicato alla Madonna protettrice di tutti i ciclisti del mondo, nasce grazie all’inesauribile passione per questo magnifico sport del grande campione Fiorenzo Magni, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita.
Regione Lombardia ha creduto sin dall’inizio in questo progetto, facendo da capofila nell’Accordo di programma che portò alla sua realizzazione definitiva e all’inaugurazione che avvenne il 14 ottobre 2006.
È l’unico Museo al mondo che si rivolge a tutti i campioni e a tutti gli appassionati di ciclismo: il tema che lo domina è l’amore per la bicicletta ed è di fatto considerato “La Casa dei Ciclisti”, ma nel corso degli anni si è dimostrato anche una location perfetta per promuovere e ospitare eventi culturali, sportivi, di formazione, di musica, di arte e di teatro, tutti all’insegna del filo conduttore del #Ghisallo: la passione per la bicicletta.
Tra i cimeli più importanti custoditi al Museo del Ghisallo sono da ricordare: le biciclette da corsa con cui Gino Bartali vinse il Tour de France nel 1938 e nel 1948; la bicicletta con cui Fausto Coppi segnò il record dell’ora al Vigorelli di Milano nel 1942; la bicicletta con cui Fiorenzo Magni vinse il suo primo Giro delle Fiandre, nel 1949; le biciclette con cui Eddi Merkcx vinse il Giro di Lombardia nel 1973 e il Campionato del mondo di Montreal nel 1974; la bicicletta del record dell’ora di Ercole Baldini a Milano nel 1956; la bicicletta con cui Francesco Moser segnò il record dell’ora in Messico nel 1984; la bicicletta del record dell’ora di Toni Rominger nel 1994.
Il Museo vanta la più grande collezione esistente al mondo di Maglie Rosa (progetto portato avanti con La gazzetta dello Sport), importanti Maglie Gialle, tra cui quella di Fiorenzo Magni, Maglie Azzurre e Maglie di moltissimi Campioni del mondo. Al Museo ci si può anche immergere nella storia della bicicletta e degli strumenti meccanici, con gli originali dell’Officina di Giannino Albè di Legnano, una collezione che spazia da inizio Novecento fino agli anni Sessanta.
Gli sforzi della Fondazione “Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo”, a cui si deve la realizzazione e a cui compete la gestione e il funzionamento del Museo, e l’impegno dei collaboratori e dei volontari sono rivolti al Museo “per mille e uno anni” e sono finalizzati a raccogliere tutta la storia del Ciclismo per permettere di trasferire agli altri un patrimonio che ha i suoi più alti valori nella forza morale, spirituale e sportiva che può agevolare i giovani, anche non sportivi.
Il Museo del Ciclismo Madonna del Ghisallo è un’istituzione che vuole collaborare con i vari musei italiani e internazionali, andando al di là delle collezioni imperniate sul nome di un atleta e sulle sue imprese, per quanto importanti: la sua mission è infatti quella di raccogliere, conservare e valorizzare, a partire dalle donazioni spontanee da appassionati, sodalizi sportivi e campioni di varie epoche, le vicende di un mezzo tecnico, di uno sport e dei suoi attori, degli avvenimenti principali che hanno fatto la storia del ciclismo, nonché di una società che con la bicicletta è passata alla modernità.
Il sito qui https://www.museodelghisallo.it/
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