Bologna – San Luca

Tipologia: asfalto - Difficoltà: amatori

SALITA DI SAN LUCA

Sono tantissimi passaggi del ciclismo professionistico sulle aspre pendenze della salita di San Luca. Al cospetto del Santuario e della sua Madonna Nera, nelle varie epoche, sono stati tanti i campioni che hanno conquistato importanti vittorie o subito cocenti delusioni.

San Luca, geograficamente parlando Colle della Guardia, è per tutti Bologna.

E’ Bologna perché il suo inizio è proprio sul famoso Viale Saragozza, porta di accesso alla città emiliana. E’ Bologna perché il Santuario domina la città, simmetricamente pari alla “gemella” Superga per Torino.

E’ Bologna perché rappresenta il simbolo e la storia della città, e come quest’ultima è dominata dai portici.

Sono 666 gli archi che punteggiano il cammino verso la cima di San Luca, a partire dal famoso Arco barocco del Meloncello.

Da lì sono esattamente due chilometri e duecento metri quelli che congiungono la città alla collina bolognese, con un dislivello complessivo di 199 metri ed una pendenza media dell’8,7%.

Una litania di strappi, secchi e cattivi, porta il ciclista ad un notevole impegno per lunghi tratti anaerobico ed al limite dell’equilibrio in prossimità della curva delle “Orfanelle”, sicuramente la più temuta di tutta la salita.

San Luca è stata negli anni traguardo, punto di passaggio, teatro di cronometro. Quest’ultimo esercizio, per pubblico e per protagonisti, ha contribuito notevolmente allo sviluppo turistico della città di Bologna e dello stesso Santuario.

Una menzione merita sicuramente, nell’attività giovanile, la cronoscalata di San Luca dedicata alle categorie Allievi, Juniores, Under 23 ed Elite (oltre a quella dedicata agli Amatori), che ogni anno vede al via centinaia di atleti. Esplosa all’inizio degli anni Novanta, grazie alle idee Giovanni Paolini allora Presidente del Consorzio delle Società ciclistiche Bolognesi, la cronoscalata diventò un punto fisso del calendario nazionale. Nella Bologna – S.Luca emersero nel tempo corridori come Gilberto Simoni (da Campione Italiano Dilettanti) e Fabio Malberti divenuto poi campione del mondo Dilettanti nella cronometro individuale (ancora detentore del record della prova con 6’08”). In tempi recenti sono stati Matteo Fabbro (nel 2017), Edoardo Faresin (nel 2018) e Antonio Tiberi (nel 2019) a conquistare la vittoria, con risultati spesso ottenuti nella graduatoria finale da atleti di categoria inferiore.

SAN LUCA E I PROFESSIONISTI

Non è facile elencare tutte le corse che hanno visto un passaggio da San Luca.

Il primo momento mitico per la salita bolognese è sicuramente quello del 2 giugno 1956 in occasione della cronoscalata Bologna – San Luca sedicesima tappa del Giro d’Italia. Un Giro vissuto fino a quel momento su un bel duello in classifica fra Alessandro Fantini e Pasquale Fornara.

E’ proprio quest’ultimo ad indossare la maglia rosa alla partenza di Bologna, in una giornata resa celebre dalla grande prestazione di Charly Gaul che si imporrà sui 2450 metri del percorso con un vantaggio di tre secondi su Federigo Martin Bahamontes, “l’Aquila di Toledo”.

Ma quel giorno rimarrà negli annali per un’immagine diventata un simbolo dello sport del ciclismo e una sintesi della sofferenza di ogni atleta: il merito va attribuito a Fiorenzo Magni che, caduto nella discesa di Volterra, decide di continuare strenuamente il Giro con una clavicola fratturata.

Il “terzo uomo”, grande avversario di Bartali e Coppi si presenta alla partenza di Bologna trattenendo tra i denti un nastro da manubrio, utile ad alleviare i dolori lancinanti sofferti sulle salite. E’ lo stesso Fiorenzo, in questa sintesi che riportiamo, a ben spiegare ai giornalisti l’accaduto (fonte: libro – corsa edizione 2019, cronoscalata di San Luca):

“Al Giro del 1956 sono caduto nella discesa di Volterra e mi sono fratturato la clavicola.

“Non puoi partire”, mi dice il medico. Io lo lascio parlare e faccio di testa mia: metto la gommapiuma sul manubrio e corro la crono. Poi supero gli Appennini. Ma provando la cronoscalata di San Luca mi accorgo di non riuscire nemmeno a stringere il manubrio dal dolore; allora il mio meccanico, il grande Faliero Masi, decide di tagliare una camera d’aria, me la lega al manubrio e io la tengo con i denti, per non forzare le braccia. Il giorno dopo, nella Modena – Rapallo cado di nuovo e mi rompo anche l’omero. Svengo dal dolore. Sono sulla lettiga quando riprendo coscienza e ordino a chi guida l’ambulanza di fermarsi. Mi butto giù, inseguo il gruppo, lo riprendo e arrivo sul Bondone sotto una tormenta di neve.

Per questo gesto Ugo Tognazzi e Raimondo Vianello, che seguivano il Giro, mi ribattezzarono Fiorenzo il Magnifico“.

E’ nella tappa Reggio Emilia – Bologna della breve corsa a tappe Mentone – Roma 1961 che la salita di San Luca balza agli onori delle cronache per il parterre dei protagonisti e per diventare anche un punto di passaggio di corse in linea. Nella grande giornata di Guido Carlesi sono protagonisti sul San Luca corridori come Bahamontes (grande scalatore, vincitore del Tour 1959 e capitano in quella stagione della Vov) e come quel Tom Simpson che, sei anni dopo, avrebbe trovato la morte sulla pietraia del Mont Ventoux. L’azione di Carlesi e Simpsn parte proprio sul San Luca, concludendosi in una volata a due senza storia.

Si arriva al 1984, dopo lunghi anni di oblio, diventata soltanto oggetto di qualche “toccata e fuga” da parte del ciclismo, ma senza essere al centro della scena.

Nell’anno di grazia di Francesco Moser si disputa il 20 maggio la Bologna – San Luca in linea, con passaggio ed arrivo al Santuario. Conquista il primo GPM di giornata un giovane Franco Chioccioli, mentre all’arrivo è “sua maestà” Moreno Argentin, re delle brevi progressioni in salita, a mettere tutti in fila. Secondo è Fignon, terzo Rodriguez Magro, quarto Van der Velde, quinto Lejarreta. Con il secondo posto di giornata il “francesino” della Sorbona mantiene la maglia rosa, persa poi a vantaggio di Francesco Moser lungo i chilometri della cronometro Soave – Verona dell’ultimo giorno di corsa.

Al Giro San Luca ritorna di nuovo protagonista nell’anomalo Giro del 2009 che si conclude a Roma. Nella Campi Bisenzio – San Luca è l’australiano Gerrans a trovare lo scatto buono ed a precedere Bertogliati e Gavazzi. La maglia rosa rimane quel giorno sulle spalle del russo Menchov, con uno scalpitante Di Luca che nulla può per scalzare il leader.

Dal 2009 si arriva al 2019, dove la cronoscalata di San Luca diventa il prologo della grande partenza del Giro d’Italia. Un podio sontuoso vede al primo posto Primoz Roglic, che conquista tappa e maglia sugli 8 km del prologo alla ragguardevole media di 37,209 km/h. Alle sue spalle Simon Yates, a 19” e Vincenzo Nibali a 23”. Soltanto quattordicesimo a 47” l’ecuadoriano Carapaz, che tutto il pubblico avrà maniera di conoscere sulle Alpi…

SAN LUCA E IL GIRO DELL’EMILIA

E’ tra il 1986 ed il 1991 che inizia a consolidarsi il rapporto d’amore fra il Giro dell’Emilia e la salita dio San Luca: in quelle edizioni infatti la centralità del San Luca viene sottolineata grazie a ben due passaggi sulla cima. Protagonista nel 1986 è Hubert Seiz, che poi giunge primo su Pedersen e Gavazzi. Nel 1987 Bernard rinviene sul duo Argentin – Fondriest e conquista la corsa battendo un gruppetto ristretto di corridori. Dopo la vittoria di Cassani sul traguardo di Bologna nel 1990 è la volta dell’edizione del 1991, dove il romagnolo concede il bis dopo una fuga sulle rampe del San Luca in compagnia di atleti come Della Santa, Dufaux, Jeker, Gotti e Mottet.

Dal 1999 il G.S.Emilia di Adriano Amici consolida il legame con la salita bolognese dedicandole l’arrivo della corsa (oltre a numerosi passaggi intermedi).

Da quell’anno la corsa si decide sempre sulle rampe del San Luca e nella mente e negli occhi restano molte imprese, dall’assolo di Simoni nel 2000 alla grande vittoria di Ullrich nel 2001, annientando la concorrenza degli uomini Fassa Bortolo (Bartoli, Casagrande e Basso) e di Rebellin.

Per rimanere tra i big la stoccata di Bartoli nel 2002 resta un tocco di rara classe, con uno scatto in prossimità delle orfanelle a lasciare sul posto Di Luca e Rebellin, mentre la volata di Basso su Casagrande diventa una vera perla, rarità assoluta per un campione come il varesino al quale la volata è sempre mancata.

In una giornata da tregenda è ancora Simoni a sbaragliare la concorrenza nel 2005. Nel 2006 vince finalmente il sempre presente Davide Rebellin, mentre nel 2007 è Franck Schleck a conquistare San Luca. Di Luca nel 2008 anticipa la doppietta di Gesink (2009 e 2010). Ormai l’Emilia e San Luca diventano un appuntamento classico di fine stagione, corsa – test per il successivo Lombardia.

Nel 2012 è addirittura Nairo Quintana ad alzare le braccia (dopo la vittoria di un altro sudamericano, Betancur, l’anno precedente). Ulissi nel 2013 precede il bis del vecchio Rebellin nel 2014. Si arriva ai giorni nostri: dopo Bakelants e “sorriso” Chaves, vincono Giovanni Visconti e Alessandro De Marchi (con una bellissima fuga). Nel 2019, in un momento di grazia, è Primoz Roglic a bissare sul San Luca la vittoria già conquistata anche nel prologo del Giro d’Italia corso pochi mesi prima.

Nel 2020 è Alexander Vlasov a conquistare il San Luca all’Emilia, mentre nel 2021 tocca ancora a Primoz Roglic giungere a braccia alzate dopo uno scatto bruciante sul tornante delle Orfanelle. Si ripresenta il San Luca anche nell’edizione del 2022. Stavolta si impone di forza Enric Mas, della Movistar, uscito con una grande condizione dalla Vuelta di Spagna. Secondo è il bimbo prodigio solveno Tadej Pogacar in forza alla UAE Team Emirates.

MILESTONES

Giro d’Italia

1956 2 Giugno, Stage 16, Bologna – San Luca Vincitore: Charly Gaul

Mentone-Genova-Roma

1961, Stage 3 Reggio Emilia – Bologna Vincitore: Guido Carlesi

Giro d’Italia

1984 20 maggio, Stage 3, Bologna – Madonna di San Luca Vincitore: Moreno Argentin

Giro dell’Emilia

1986 4 Ottobre, Vincitore: Hubert Seiz

Giro dell’Emilia

1987 4 Ottobre, Vincitore: Jean-François Bernard

Giro dell’Emilia

1990 6 Ottobre Vincitore: Davide Cassani

Giro dell’Emilia

1991 21 Settembre Vincitore: Davide Cassani

Cronoscalata Bologna – San Luca (Dilettanti)

1993 Vincitore: Gilberto Simoni

Cronoscalata Bologna – San Luca (Dilettanti)

1996 Vincitore: Fabio Malberti

Giro dell’Emilia

2000 23 Settembre, Cento – San Luca Vincitore: Gilberto Simoni

Giro dell’Emilia

2001 29 Settembre Vincitore: Jan Ullrich

Giro dell’Emilia

2002 28 Settembre Vincitore: Michele Bartoli

Giro dell’Emilia

2005 8 Ottobre Vincitore: Gilberto Simoni

Giro dell’Emilia

2006 7 Ottobre Vincitore: Davide Rebellin

Giro dell’Emilia

2007 13 Ottobre Vincitore: Fränk Schleck

Giro dell’Emilia

2008 11 Ottobre Vincitore: Danilo Di Luca

Giro d’Italia

2009 23 maggio, Stage 14, Campi Bisenzio – Madonna di San Luca Vincitore: Simon Gerrans

Giro dell’Emilia

2009 10 Ottobre Vincitore: Robert Gesink

Giro dell’Emilia

2010 9 Ottobre Vincitore: Robert Gesink

Giro dell’Emilia

2011 8 Ottobre Vincitore: Carlos Alberto Betancur

Giro dell’Emilia

2012 6 Ottobre Vincitore: Nairo Quintana

Giro dell’Emilia

2013 12 Ottobre Vincitore: Diego Ulissi

Giro dell’Emilia

2014 11 Ottobre Vincitore: Davide Rebellin

Giro dell’Emilia

2015 10 Ottobre Vincitore: Jan Bakelants

Giro dell’Emilia

2016 24 Settembre Vincitore: Esteban Chaves

Giro dell’Emilia

2017 30 Settembre Vincitore: Giovanni Visconti

Cronoscalata Bologna – San Luca (Dilettanti)

2017 14 Ottobre, Vincitore: Matteo Fabbro

Cronoscalata Bologna – San Luca (Dilettanti)

2018 30 Giugno, Vincitore: Edoardo Francesco Faresin

Giro dell’Emilia

2018 6 Ottobre Vincitore: Alessandro De Marchi

Giro d’Italia

2019 11 maggio, Stage 1, Bologna – Madonna di San Luca Vincitore: Primož Roglič

Cronoscalata Bologna – San Luca (Dilettanti)

2019 11 Luglio, Vincitore: Antonio Tiberi

Giro dell’Emilia

2019 5 Ottobre Vincitore: Primož Roglič

Altimetria

Planimetria

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1956_San Luca Fiorenzo Magni – Cronoscalata S.Luca – Giro d’Italia
1956_L'epico arrivo di Fiorenzo Magni sul San Luca al giro d'Italia 1956
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San Luca _ La salita spiegata da Davide Cassani
Il CT della Nazionale italiana ci svela tutti i segreti della salita al Santuario dalla Madonna di San Luca.
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San Luca _ Francesco Moser
Francesco Moser _ San Luca racconta la sua esperienza
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1956_Fiorenzo Magni racconta la storica impresa del Giro d’Italia
1956_Fiorenzo Magni racconta il suo infortunio durante il Giro d'Italia 1956 e di come affrontò le tappe successive alla caduta.
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San Luca _ Amici
Nascita della salita di San Luca
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Bologna – San Luca altimetria
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