L’Italia si sveglia orfana di Coppi nel Gennaio del 1960. Sulla strada tanti corridori verranno a lui paragonati.
E’ una stagione bellissima per il ciclismo: ai duelli Anquetil – Poulidor fanno da contraltare le imprese italiane di Pambianco e di quel Balmamion vincitore per ben due volte del Giro senza conquistare nemmeno una tappa. Gastone Nencini, dopo il successo al Giro nella decade precedente, conquista anche il Tour de France nel 1960.
Inizia nel 1963 il periodo glorioso della Salvarani, squadra forse più forte di sempre, con le imprese di Gimondi ed Adorni. Nel 1964 al Mondiale dei dilettanti di Sallanches si fa strada un belga dal nome impronunciabile: Eddy Merckx. Gli italiani gioiscono per i giovani Motta e Zilioli, autori di prestazioni eccezionali.
Vittorio Adorni diventa il re di Imola nel 1968, dominando il Mondiale con una cavalcata straordinaria. Tra la decade del 1950 e quella del 1960 un grande punto di riferimento è rappresentato da Rik Van Looy, campione immenso, vincitore di ben tre edizioni dei Mondiali e dai mezzi fisici straordinari.
Inizia con la morte di Tom Simpson, avvenuta al Tour 1967, la lunga battaglia al doping.
Giro d’Italia 1967_ Arrivo tre cime di Lavaredo
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1968_ Tre Cime di Lavaredo strepitoso Eddy Merckx
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1961_Giro di Lombardia – Vito Taccone
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1960_Imola Vittorio Adorni e il Mondiale di Imola
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1968_ Imola “Il Mondiale di Imola”
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1962_ Giro d’Italia Il primo arrivo ad Aprica
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Adorni all’attacco verso Madesimo – Giro d’Italia 1965
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1960_Nino Ceroni racconta la nascita del GP Germanwox
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