Laigueglia

Tipologia: asfalto - Difficoltà: cicloturistici

IL TROFEO LAIGUEGLIA, LA STORIA

Classica stagionale di apertura, il Trofeo Laigueglia occupa alla fine del 1963 un posto di rilievo nel ciclismo internazionale. La corsa nasce dalla felice intuizione di Pino Villa, (storico direttore sportivo di Charly Gaul), Giancarlo Garassino (presidente dell’azienda di soggiorno dal 1961 al 1965), Angelo Marchiano, il sindaco Giuliano e il “deus ex machina” dell’intero “progetto – Laigueglia” Beniamino Schiavon. E’ un connubio vincente, ideale per lo sviluppo turistico della località nel periodo invernale e per consentire agli atleti di affinare la condizione in vista della Sanremo.

La prima edizione data così 1964, con al via nomi di spicco del panorama ciclistico nazionale, fra i quali Adorni, Cribiori, Balmamion, Pambianco, Zilioli, Baldini e Aldo Moser. La corsa, con tre passaggi sul Testico (da Alassio) e tre su Capo Mele se la aggiudica in maglia Dopolavoro Masone il cesenate Guido Neri, che con l’occasione strappa l0ingaggio nella Molteni. Nel 1965 approdano in Riviera anche gli stranieri, dai begli della Flandria, agli svizzeri targati Cynar, fino alle maglie verdi della Groene Leeuw (capitanate dall’ex-iridato Benoni Beheyt) ed agli eterni rivali Anquetil e Poulidor. Vincitore è Marino Vigna in un’edizione rimasta nella memoria per l’organizzazione di un ciclocross “sabbioso” con Wolfshol a battere Longo e Severini, vendicando in parte la sconfitta iridata di Cavaria di pochi giorni prima. Sono poi Toni Bailetti (1966), Franco Bitossi e Michele Dancelli (rispettivamente nel 1967 e nel 1968) ad arrivare a braccia alzate sul traguardo ligure. In due occasioni il primo dei battuti è il parmense Armani, prima con la maglia della Salvarani e poi con quella della Salamini (terzo nel 1968 è l’altro parmense Ercole Gualazzini, grandissimo velocista). L’edizione del 1967 vede anche il primo straniero sul podio (terzo): è l’ex iridato Jan Janssen.

Dopo Michelotto nel 1969, in un’edizione funestata dalla neve, si registra il bis di Dancelli (1970) e l’affermazione di Italo Zilioli (nel 1971) con un’azione solitaria che fa cedere uno dopo l’altro i compagni di fuga Merckx, Motta e i fratelli Pettersson.

Nel 1972 il pubblico attende il primo duello dell’anno fra Merckx e Ocana, ma a imporsi è l’italiano Francioni. L’anno dopo viene il momento di Merckx: battuto nel 1969, stavolta il belga sprigiona in volata tutti i suoi cavalli battendo in volata niente di meno che “Monsieur Roubaix” Roger De Vlaeminck. Stesso film nel ’74 con Paolini (in maglia tricolore SCIC) che si deve inchinare alla volata sontuosa del belga della Molteni. Il cambio di percorso del 1975, con l’inserimento del Colle di Nava  e della salita di Leverone, mette in risalto le qualità del giovane “Tista” Baronchelli della SCIC, solo al traguardo e dolorante per una caduta occorsaglia pochi chilometri dalla conclusione.

La salita classica del Testico torna nel 1976 e sul viale delle palme De Vlaeminck viene squalificato per scorrettezze dando il via libera alla vittoria di Franco Bitossi. Maertens, fresco iridato di Ostuni, batte il giovane SCIC Saronni nel 1977. In coincidenza dell’arrivo l’organizzazione perde il contributo di Pino Villa, che decide di salutare l’organizzazione della corsa. Dopo un paio d’anni sarà la figura di Bruno Zanoni, ligure d’adozione, a impegnarsi fattivamente nella realizzazione della corsa.

Knudsen vince nel 1978 e Pierino Gavazzi nel 1979 (con un percorso nuovamente rinnovato grazie alla scoperta del Passo del Ginestro ed al finale con Capo Berta e Capo Mele, punti “caldi” della Milano – Sanremo). Gavazzi, con suo splendido tricolore della Zonca batte Giuseppe Saronni, nuovamente secondo sul lungomare di Laigueglia.

1980 e 1981 impreziosiscono un albo d’oro di primissima qualità: De Vlaeminck batte Giuseppe Martinelli nel 1980 e nel 1981 finalmente può esultare anche il “Giuseppe nazionale”! Saronni vince fasciato col bel tricolore della Gis battendo un “parterre de roi” clamoroso: secondo Gavazzi, terzo De Vlaeminck, quarto Contini, quinto Prim.

Dopo De Rooy nel 1982, Laigueglia torna italiana nel 1983. La tradizione del ciclismo parmigiano scrive un’altra pagina della propria storia con la grande affermazione di Claudio Torelli in maglia Sammontana. Torelli ama il Laigueglia, spesso si piazza nel primo gruppetto, ma in quell’anno (ventennale della corsa) svestendosi dei panni di gregario trova la giornata perfetta. Il solito Torelli è protagonista anche nel 1984. La generosità alla fine non paga, giungendo terzo alle spalle di un grande Giuseppe Petito.

Nel 1985 prima vittoria a stelle e strisce da parte di Ron Kiefel con la mitica maglia della 7-Eleven, mentre nel 1986, sotto una pioggia battente, sbuca la maglia Malvor di Mauro Longo, nella giornata più bella della sua carriera. Laigueglia torna a parlare straniero nel 1987 con l’affermazione di Glaus, mentre nel 1988 Paolo Cimini batte grandi velocisti come Di Basco e Allocchio. E’ questa l’unica edizione che si disputa una settimana dopo la Milano-Sanremo. Un esperimento mai più ritentato.

Gavazzi bissa il successo del 1979 a distanza di dieci anni, nel 1989. E’ poi la volta di Sorensen (1990), del futuro campione olimpico Pascal Richard (1991) e di Moreels (1992), prima di veder esultare sul traguardo del Trofeo Laigueglia un giovanissimo Lance Armstrong in maglia Motorola. Dopo il bis di Rolf Sorensen nel 1994 è il belga Johan Museeuw, “leone delle Fiandre” al pari del grande Fiorenzo Magni, a batte in maglia Mapei grandi velocisti come Zanini e Baldato. Ancora belgi sugli scudi nel 1996 con l’affermazione dello sfortunato talento belga Franck Vandenbroucke.

Michele Bartoli conquista poi Laigueglia nel 1997, dopo un’azione di forza. Battuti sono Frattini e Francesco Casagrande.

Dopo la vittoria del 1998 di Chanteur è la volta del “Falco” Savoldelli nel 1999. Il “falco” si avvantaggia in pianura sui compagni di fuga Ferrigato, Rebellin e Belli.

Ancora Mapei, col varesino Nardello, nel 2000, mentre nel 2001 arriva finalmente la vittoria dell’uomo di casa (nativo di Andora) Mirko Celestino in maglia Saeco, la stessa indossata da Di Luca, vincitore nel 2002.

Le vittorie di Filippo Pozzato, nel 2003 e nel 2004, si uniranno a quella del 2013, facendo diventare il corridore veneto il plurivincitore assoluto del Laigueglia con ben tre affermazioni.

Dopo Kim Kirchen nel 2005, alza le braccia l’ex-iridato di Varese Alessandro Ballan nel 2006, battendo Cummings e Nocentini. La litania di vincitori continua con Ignatiev (2007), Paolini (2008) e Ginanni (2009 e nel 2010). Il 2011 sorride invece a Daniele Pietropolli, ottimo ex dilettante. Nel 2012 si registra la prima delle due affermazioni di Moreno Moser. Il trentino otterrà uno splendido bis nel 2018 con una vittoria forse insperata e su un percorso durissimo con l’inserimento del muro di Colla Micheri.

Dopo la vittoria di Serpa nel 2014, il 2015 vede la comparsa sul percorso della già citata salita di Colla Micheri, dopo quelle di Paravenna e San Damiano. Davide Cimolai in maglia Lampre batte Francesco Gavazzi allo sprint. Nel 2016, sul nuovo circuito con tre passaggi da Colla Micheri, arrivo solitario per Andrea Fedi della Southeast su Sonny Colbrelli (giunto a 2’’).

L’affondo di Fabio Felline, torinese in maglia della nazionale (pur tesserato con la Trek Segafredo), avviene nel 2017 a una dozzina di chilometri dal traguardo. Felline è primo sul traguardo di Laigueglia con 25’’ sul francese Romain Hardy. Dopo il già citato 2018, è Velasco a conquistare l’edizione del 2019, con un bel vantaggio sulle promesse Nicola Bagioli e Matteo Sobrero.

Nel febbraio 2020, a pochissimi giorni dal dilagare della pandemia, è invece Giulio Ciccone a esultare in maglia azzurra sul fenomeno eritreo Bynyam Ghyrmai.

Le edizioni del 2021 e del 2022 sono storia recente. Il primo a vincere, nel 2021, è il veterano della Trek Segafredo Bauke Mollema, mentre nel 2022 è Polanc della UAE Emirates a mettere in fila i giovanissimi Ayuso e Covi, entrambi usciti splendidamente dalla categoria Under 23 con grandi dimostrazioni di forza soprattutto al Giro d’Italia.

1964_ Laigueglia vincitore del primo Trofeo Laigueglia
Immagini del primo vincitore del Trofeo Laigueglia Guido Neri romagnolo
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1975_ Laigueglia vittoria di Baronchelli
1975_ Trofeo Laigueglia Baronchelli dopo una caduta si rialza e vince
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2023_ 60° Trofeo Laigueglia _ highlights
2020_Gli highlights gara internazionale 60° Trofeo Laigueglia
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Laigueglia_ Intervista a Guido Neri
Primo vincitore Trofeo Laigueglia
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Laigueglia_ Intervista Filippo Pozzato
Filippo Pozzato unico ad aver vinto tre edizioni del Trofeo Laigueglia
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Podcast Preview
Laigueglia _ Intervista a Baronchelli
1975_La prima vittoria di Baronchelli al Trofeo Laigueglia
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GAZZETTA DELLO SPORT_ MERCOLEDI’ 23 FEBBRAIO 1983
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GAZZETTA DELLO SPORT_ DOMENICA 16 FEBBRAIO 1969
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GAZZETTA DELLO SPORT_ LUNEDI’ 22 FEBBRAIO 1965
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1964_ Il Primo vincitore del Trofeo Laiguerglia
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